sabato 28 febbraio 2015

SIVIGLIA #ESTA_CIUDAD_es_UNA_MARAVILLA

"Quien no ha visto Sevilla, no ha visto maravilla" (Chi non ha visto Siviglia, non ha visto meraviglia)
Chiunque visiterà Siviglia non potrà non condividere questo detto spagnolo.
La città affascina tutti, con il suo centro storico ricco di monumenti, con la vitalità degli spagnoli, con le tapas che ti bloccano in ogni ristorante. Siviglia è un susseguirsi di meraviglie, in ogni suo angolo, dove si riesce a percepire come la storia l'abbia cambiata.
La città è sempre viva, di giorno in tutte le sue vie del centro, di notte nelle principali piazze (Alfalfa, Alameda de Hércules), nelle viuzze di Santa Cruz e di Triana.
Il suo centro storico è uno dei più grandi d'Europa e racchiude monumenti dichiarati Patrimonio dell'Unesco, come la Cattedrale con la Giralda e il Real Alcazar. E' una città caldissima, fa freddo soltanto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, ma parliamo sempre di un freddo sopportabile, che difficilmente scende sotto i 5 gradi. Da marzo a inizio novembre il clima è super caliente, con picchi estivi superiori ai 40°. La primavera è il periodo migliore durante il quale visitare la città (non andateci ad Agosto!), soprattutto per gli eventi più celebri come la Semana Santa e la Feria de Abril.
Lo spagnolo è una lingua affascinante a mio parere, mentre l'Andaluso è molto stretto, quasi non esiste la "S" alla fine delle parole, ma questa sua caratteristica lo rende particolare e unico. Ascoltare gli anziani provenienti da tutta la regione è bellissimo, anche se spesso è difficile capire che cosa dicano.
La città è viva durante tutti i giorni della settimana ad eccezione della domenica, giornata in cui tutto è chiuso, e ognuno dedica il tempo libero a se stesso, alla famiglia o agli amici. Gli altri giorni è un pullulare di feste, di botellòn, di vita, in modo particolare nella piazza vicino alla quale abitavo, la Plaza del Salvador, animata in ogni ora del giorno nell'Antigua Bodeguita.
L'enorme struttura ingegneristica del Metropol Parasol invade l'intera Plaza de la Encarnaciòn e si presenta come un enorme mirador dal quale ammirare le bellezze di Siviglia dall'alto; sotto si può vivere la piazza ed il mercato.
Plaza de Espana è un gioiello unico nel suo genere che rapisce chiunque vi entri dentro, portandolo in un oasi appena fuori dal centro storico, così come passeggiare nei giardini del Real Alcazar tra gli alberi di arance.











lunedì 23 febbraio 2015

ERASMUS #4

Passiamo i tre giorni successivi dormendo a casa della Fra e in un ostello, molto bello, in centro. Dormire in un ostello è stata un'esperienza che ho sempre voluto provare, ma che non avevo mai fatto a causa di molti stupidi pregiudizi; eppure è stato una figata. Diciamo che questo ostello era ben studiato nei dettagli, con letti molto comodi, tutto nuovo e non è come uno se lo aspetta. La prima notte dormiamo con 6 persone di tutte le nazionalità, la seconda solo con una ragazza americana giocatrice di football.

L'obiettivo del giorno dopo è quello di trovare una casa.

Ne visitiamo altre 3 e siamo sempre più disperati. A ripensarci mi viene da ridere, ma quella settimana su fatal (come dicono gli spagnoli). Dopo 5 giorni di ricerca, 19 case viste ne blocchiamo una, trovata in un annuncio al Rettorado, sede dell'università. Non ci piace molto, ma la posizione è perfetta: in Alfalfa (il cuore della vita erasmus), in pieno centro. Col tempo l'abbiamo poi resa confortevole e vivibile; del resto lo era decisamente di più delle altre 18 viste. Contenti di averla trovata, poteva iniziare il nostro erasmus!

Ormai nulla poteva fermarci, nemmeno le Cucarache, e vi dico che non si tratta della canzone, ma dell'animale.

Inauguriamo la casa con festino alcolico (cit. Roberto) e pizza italiana, il miglior modo per iniziare.